Cassazione penale Sez. IV ordinanza n. 50694 del 8 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50694PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso proposto avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti di ammissibilità previsti dall'art. 448 c.p.p., comma 2-bis, che individua tassativamente i motivi per i quali il ricorso può essere proposto, ovvero quelli attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena e delle misure di sicurezza. Pertanto, il ricorso proposto per motivi diversi da quelli tassativamente previsti dalla norma deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in applicazione del principio della responsabilità per colpa del ricorrente, sancito dalla giurisprudenza costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/01/2018 del TRIBUNALE di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa PICARDI FRANCESCA.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS), con il ricorso avverso la sentenza ex articolo 444 cod. proc. pen. di cui in epigrafe che lo ha riconosciuto colpevole del reato di cui agli articoli 56, 624 c.p., articolo 625 c.p., nn. 2 e 7 (in data 23 gennaio 2018) e lo ha condannato alla pena sospesa di anni uno di reclusione ed Euro 300,00 di multa, ha…

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