Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39323 del 24 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:39323PEN

Massima

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La riproduzione fotostatica di un documento autorizzativo legittimamente detenuto, realizzata con caratteristiche e dimensioni tali da avere l'apparenza dell'originale, integra il reato di falsità materiale di cui all'articolo 477 del codice penale, anche se il documento riprodotto è stato effettivamente rilasciato dall'ente competente. Ciò in quanto la mera riproduzione fotostatica, senza l'apposizione di un timbro o di un'indicazione che ne attesti la conformità all'originale, è idonea a trarre in inganno sulla genuinità del documento, consentendo l'indebito utilizzo dei benefici connessi al documento originale. La fattispecie del reato impossibile non è configurabile in tali casi, poiché la falsificazione non è immediatamente riconoscibile da chiunque, ma solo a seguito di una verifica da parte degli organi competenti. Inoltre, la mancanza della persona autorizzata all'utilizzo del documento originale al momento dell'accertamento del fatto non esclude la realizzazione del reato di falso, in quanto tale circostanza integrerebbe semmai una violazione della normativa sulla circolazione urbana, ma non proverebbe l'autenticità del documento riprodotto. Infine, la scelta di non applicare la sanzione sostitutiva pecuniaria prevista dalla Legge n. 689 del 1981 è adeguatamente motivata dalla gravità del fatto, dalla intensità del dolo e dalla tendenza truffaldina del prevenuto, in conformità ai criteri generali di cui all'articolo 133 del codice penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. MA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/05/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

Udita la Reazione del Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Angelo Di Popolo che ha concluso per il rigetto del ricorso.

IN FATTO

CO.Ma. era cond…

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