Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28529 del 16 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28529PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel pronunciare sentenza su ricorsi avverso una decisione della Corte d'Appello che ha condannato alcuni imputati al risarcimento dei danni in favore di parti civili, pur avendo prosciolto gli stessi per prescrizione del reato, afferma i seguenti principi di diritto: 1. La pronuncia sulla concessione di una provvisionale in sede penale ha carattere meramente delibativo e non acquista efficacia di giudicato in sede civile; la determinazione del suo ammontare è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, senza necessità di una specifica motivazione, e tale provvedimento non è pertanto impugnabile per cassazione. 2. Ai fini della sospensione dell'esecuzione di una condanna civile, ai sensi dell'art. 612 c.p.p., può costituire danno grave ed irreparabile anche quello derivante dal versamento di una somma di denaro, quando questa sia particolarmente elevata in rapporto alle complessive disponibilità dell'obbligato e questi corra quindi il rischio di essere privato di beni necessari per le sue esigenze esistenziali; condizioni, queste, che si verificano, nel caso di soggetto titolare di soli redditi da lavoro, quando l'adempimento dell'obbligazione non gli consentirebbe il mantenimento del suo tenore di vita o comunque il ripristino, in termini ragionevoli, della situazione patrimoniale pregiudicata dall'esecuzione, tenuto anche conto dei limiti di pignorabilità stabiliti dalla legge. 3. I ricorsi che si limitano a censurare la responsabilità penale degli imputati, già motivatamente esclusa dalla Corte d'Appello, non presentano profili di effettivo interesse e sono pertanto inammissibili. 4. I ricorsi che si dolgono dell'entità della somma liquidata a titolo di provvisionale sono inammissibili, in quanto tale provvedimento non è impugnabile per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

(OMISSIS);

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

(OMISSIS);

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

(OMISSIS), nata in (OMISSIS);

(OMISSIS);

(OMISSIS);

avverso la Sentenza, resa il 5.3.2010 dalla Corte d'Appello di Genova;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Gian Giacomo Sandrelli;

letta la Requisitoria del PG. (nella persona del …

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