Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36593 del 4 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:36593PEN

Massima

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Il sequestro preventivo "per equivalente" è legittimo anche in assenza di un nesso di pertinenzialità tra il reato e i beni da confiscare, purché sussistano adeguate evidenze circa la simulazione del trasferimento dei beni, i quali siano rimasti nella concreta disponibilità dell'indagato. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che respinge l'impugnazione cautelare è ammissibile solo per violazione di legge, e non per vizi della motivazione, come la mancanza o la manifesta illogicità, che costituiscono invece motivi di ricorso autonomi previsti dal codice di procedura penale. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte Costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI IORIO Giorgio - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. RO., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/04/2007 TRIB. LIBERTA' di COSENZA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. MANNA Marcello del Foro di Cosenza che ha chiesto l'accoglimento dei motivi.

OSSE…

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