Cassazione penale Sez. II sentenza n. 55213 del 10 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55213PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: Ai fini dell'adozione di una misura cautelare, è sufficiente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria la prova piena del reato contestato secondo i criteri di cui all'art. 192 c.p.p., comma 2. Gli indizi non devono essere valutati con gli stessi criteri richiesti per il giudizio di merito, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Il ricorso per cassazione che deduca l'insussistenza dei gravi indizi e delle esigenze cautelari è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione, ma non quando propone una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Inoltre, il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato può essere desunto anche dalla particolare gravità delle condotte criminose e degli atti di violenza posti in essere, nonché dai precedenti penali specifici dell'imputato e dalla contenuta risalenza nel tempo degli episodi contestati, che unitamente al carattere permanente dell'attività associativa, rendono attuale il pericolo di recidiva. La valutazione dell'attendibilità delle dichiarazioni dei testimoni e dell'interpretazione delle intercettazioni costituisce questione di fatto rimessa al giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Catanzaro il 28 marzo 2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORSELLINO MARIA DANIELA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ANIELLO Roberto che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Cat…

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