Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34083 del 4 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:34083PEN

Massima

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L'imputato ha il diritto di appellare la sentenza di proscioglimento relativa a reati diversi dalle contravvenzioni punite con sola ammenda o con pena alternativa, anche in assenza di nuove prove decisive, in quanto l'esclusione di tale facoltà costituisce una irragionevole disparità di trattamento rispetto al pubblico ministero, che può impugnare le sentenze di proscioglimento. Tale diritto di appello dell'imputato rivive qualora la norma che ne precludeva l'esercizio sia stata successivamente dichiarata costituzionalmente illegittima, comportando la "reviviscenza" dell'originaria manifestazione di volontà di dedurre in giudizio le relative censure di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. FR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/02/2007 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONASTERO FRANCESCO;

Udito il P.G. che ha chiesto la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza in data 6 febbraio 2007, la Corte di appello di Taranto dichiarava inammissibile l'…

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