Consiglio di Stato sentenza n. 2052 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:2052SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il diniego di concessione edilizia in sanatoria e l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive realizzate in zona vincolata sono provvedimenti amministrativi a carattere vincolato, privi di margini di discrezionalità, per i quali non sussiste l'obbligo di comunicare l'avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, in quanto tale partecipazione non avrebbe potuto influire sulla concreta portata del provvedimento finale. Inoltre, il provvedimento di demolizione non richiede il previo parere della commissione edilizia, essendo espressione di un potere-dovere dell'amministrazione di ripristinare lo stato dei luoghi. La mancata comunicazione del preavviso di rigetto ex art. 10-bis della legge n. 241/1990 è altresì irrilevante, in quanto tale disposizione è stata introdotta successivamente all'adozione del provvedimento impugnato. Il diniego di sanatoria è adeguatamente motivato con il richiamo ai pareri tecnici che hanno escluso la "doppia conformità" delle opere abusive rispetto alla normativa urbanistica ed edilizia vigente, senza che rilevi la natura interna o pertinenziale degli interventi, in quanto le modifiche realizzate hanno determinato la trasformazione di un manufatto rurale in un fabbricato ad uso abitativo. Pertanto, l'ordine di demolizione e l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive, dell'area di sedime e dell'intera superficie catastale di riferimento sono legittimi, in assenza di elementi che comprovino l'impossibilità materiale della demolizione o l'applicabilità di una diversa sanzione.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/03/2019

N. 02052/2019REG.PROV.COLL.

N. 05406/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5406 del 2007, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Salaria, n. 227;

contro

Il Comune di Anacapri, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Campania, sezione sesta, 10 maggio 2006, n. 4046.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 21 m…

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