Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1024 del 2020

ECLI:IT:TARTOS:2020:1024SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza comunale di acquisizione al patrimonio pubblico di un'area comprendente opere abusive e relativo terreno, afferma che: 1. Non è possibile in questa sede di impugnazione del provvedimento di acquisizione far valere i vizi propri degli atti a monte (dinieghi di sanatorie e ordinanze di demolizione) in quanto definitivi e non più contestabili, essendo stati o non impugnati o impugnati con ricorsi dichiarati perenti. Pertanto, la legittimità originaria dell'edificazione non può essere rimessa in discussione. 2. È fondata la censura relativa all'erronea quantificazione dell'area oggetto di acquisizione, in quanto superiore a dieci volte la complessiva superficie utile abusivamente costruita, in violazione della legge regionale. Di conseguenza, l'area acquisita deve essere limitata alla misura massima consentita di mq 2.031. 3. È infondata la censura relativa alla mancata previsione della restituzione delle somme riscosse a titolo di oblazione per i condoni richiesti, in quanto l'avvenuto pagamento non rende di per sé illegittimo il provvedimento di acquisizione. 4. È inammissibile la censura relativa al mancato rispetto del principio di proporzionalità, in quanto introdotta per la prima volta in sede di memoria finale. In conclusione, il ricorso è accolto limitatamente alla quantificazione dell'area oggetto di acquisizione, mentre è respinto nel resto, con compensazione delle spese di giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/09/2020

N. 01024/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01467/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1467 del 2006, proposto da
((omissis)), quale erede subentrata all’originario ricorrente ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Firenze, via dei Rondinelli 2;

contro

Comune di Scandicci, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Scandicci, Piazzale della Resistenza 1;

per l'annullamento

1. dell'ordinanza n. 65…

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