Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41391 del 28 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41391PEN

Massima

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Il concorso nella detenzione di sostanze stupefacenti si configura anche quando il minore, pur non avendo materialmente detenuto la droga, si trovi in stretta vicinanza con il maggiorenne che la cede, condividendone consapevolmente l'attività illecita, senza che sia necessario accertare una sua diretta partecipazione alla detenzione del quantitativo successivamente gettato via dal coimputato. Inoltre, la presenza del minore in compagnia di un maggiorenne, la suddivisione dei compiti tra loro e il quantitativo di droga non compatibile con una cessione occasionale, escludono la configurabilità dell'ipotesi lieve di cui all'art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309/1990, anche in assenza di precedenti penali del minore e a fronte di un episodio unico e di modesta entità, in quanto tali elementi non sono sufficienti a superare la valutazione complessiva della condotta, che evidenzia il concorso del minore nell'attività di spaccio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO’ Antonio - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4/2007 CORTE APP. SEZ. MINORENNI di BOLOGNA, del 21/02/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in Udienza pubblica del 13/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CITTERIO Carlo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BUA Francesco, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'a…

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