Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22859 del 6 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22859PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere adeguatamente motivata dal giudice, il quale è tenuto a valutare in maniera congrua e logica gli elementi probatori a carico dell'indagato, senza limitarsi a mere formule di stile. In particolare, la configurabilità dell'aggravante della finalità di agevolazione delle attività di un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da una pluralità di fattori, quali la rilevante caratura criminale del destinatario degli strumenti di comunicazione illecitamente introdotti in carcere, la consapevolezza dell'indagato di tale circostanza e dell'utilizzo che ne sarebbe stato fatto per fini illeciti, anche in relazione al controllo dei traffici gestiti dalla cosca. Inoltre, la partecipazione ad un'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta da elementi quali il coinvolgimento dell'indagato nel trasporto di sostanze stupefacenti e nell'ausilio fornito al proprio congiunto detenuto nella riscossione di crediti e nella comunicazione ai sodali della destinazione da dare ad altri fondi di analoga derivazione, indici rivelatori della sua consapevole affiliazione al sodalizio. Infine, il pericolo di reiterazione del reato e l'inadeguatezza di misure meno afflittive della custodia cautelare in carcere possono essere motivati in relazione alla tipologia e alla gravità dei reati contestati, alla spiccata propensione dell'indagato alla commissione di illeciti, nonché all'incapacità di quest'ultimo di conformarsi alle prescrizioni derivanti da misure meno gravose, senza che assuma rilievo la sua disponibilità a sottoporsi a forme di controllo a distanza o la possibilità di applicare la misura in una diversa area territoriale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta da:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. CALAFIORE Daniela - Consigliere

Dott. MICCICHÈ Loredana - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. SESSA Gennaro - Relatore

ha pronunziato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ma.Be., nato a R il (Omissis),
avverso l'ordinanza in data 12/12/2023 del Tribunale di Reggio Calabria, Sezione per il riesame;
letti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Gennaro Sessa;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Francesca Ceroni, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentito il difensore dell'imputato, avv.to Fr.Ca., che, in accoglimento del ricorso proposto, ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza.
RITEN…

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