Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8626 del 3 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8626PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in concorso con un privato, accetta promesse di denaro o altre utilità per compiere atti contrari ai doveri del proprio ufficio, come il rilascio di un'attestazione falsa, commette il reato di corruzione. Il privato che, consapevole della falsità dell'atto, collabora e si adopera attivamente per la sua predisposizione e trasmissione, concorre nel reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale. La condotta del privato, quale intermediario e tramite tra i corruttori e il pubblico ufficiale corrotto, integra un contributo causale rilevante ai fini della consumazione dei reati, a prescindere dal fatto che egli non abbia materialmente redatto l'atto falso. Ciò in quanto il suo ruolo di collegamento e di agevolazione dell'illecito accordo corruttivo risulta decisivo per il raggiungimento dell'obiettivo criminoso. La natura meramente consultiva e non vincolante dell'atto falso non esclude la rilevanza penale della condotta, atteso che esso assume comunque importanza nell'ambito della complessiva procedura amministrativa. Le imprecisioni terminologiche eventualmente presenti nella motivazione della sentenza non inficiano la logicità e legittimità della decisione, ove il complessivo apparato argomentativo risulti coerente e sorretto da adeguata valutazione delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/11/2019 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere TUTINELLI VINCENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG POMPEO VIOLA ALFREDO
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), insiste per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di cassazione - sezione s…

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