Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38597 del 5 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38597PEN

Massima

Massima ufficiale
La circostanza aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, razziale o religioso è configurabile non solo quando l'azione, per le sue intrinseche caratteristiche e per il contesto in cui si colloca, risulta intenzionalmente diretta a rendere percepibile all'esterno e a suscitare in altri analogo sentimento di odio e comunque a dar luogo, in futuro o nell'immediato, al concreto pericolo di comportamenti discriminatori, ma anche quando essa si rapporti, nell'accezione corrente, al pregiudizio manifesto di inferiorità di una sola razza, non avendo rilievo la mozione soggettiva dell'agente. (Fattispecie relativa a ingiuria, in cui l'autore del reato aveva rivolto all'indirizzo della persona offesa le parole "cinghiale bastardo, sporco arabo").

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ch. Ab. , parte civile nel proc. pen. a carico di:

Fi. El. Ch. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del Giudice di Pace di Imperia depositata il 13 marzo 2007;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. NAPPI Aniello;

Udite le conclusioni del P.M. Dr. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto l'a.c.r..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con la sentenza impugnata il Giudice di Pace di Imperia ha dichiarato non doversi procedere a carico di Fi.El. Ch. in ordine al delitto …

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