Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12490 del 24 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12490PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca allargata di beni intestati a persona terza non indagata è legittimo quando sussistono gravi indizi di sproporzione tra il valore dei beni e i redditi leciti del soggetto indagato, nonché elementi indiziari circa l'interposizione fittizia della titolarità dei beni in capo al terzo. In tali casi, la prova della provenienza lecita dei beni può essere data anche per indizi, purché abbiano i requisiti di cui all'art. 192, comma 2, c.p.p., e la mera allegazione di una successione ereditaria o donazione da parte di un familiare anch'esso inserito nel contesto mafioso non è sufficiente a superare la presunzione di illecita accumulazione, attesa la logica di sostanziale condivisione delle risorse finanziarie all'interno del nucleo familiare riconducibile al sodalizio criminoso. Pertanto, il giudice può legittimamente disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca allargata dei beni intestati al terzo, in assenza di prova positiva della loro provenienza lecita, in quanto la difficoltà di disvelamento dell'interposizione fittizia consente di fondare la relativa dimostrazione anche su elementi indiziari, purché gravi, precisi e concordanti, senza che l'onere probatorio possa essere integralmente trasferito in capo al terzo interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enric - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/07/2022 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti e l'ordinanza impugnata;
esaminati i motivi del ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Enrico Gallucci;
sentito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Simone Perelli, che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile;
sentito il difensore dell'indagato, Avvocato (OMISSIS) in sostituzione dell'Avvocata (OMISSIS),…

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