Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35827 del 30 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35827PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati, che comporta un trattamento sanzionatorio più favorevole, richiede l'accertamento dell'unicità del disegno criminoso, intesa come previsione ab initio, almeno nelle linee essenziali, di un programma unitario di violazioni, desumibile da indici esterni quali l'omogeneità delle violazioni, la tipologia di reati commessi, il bene protetto e le modalità di esecuzione. Il decorso di un consistente lasso di tempo tra i reati, in assenza di altri elementi rivelatori dell'unitarietà del proposito, costituisce elemento decisivo per escludere la continuazione, in quanto rende improbabile l'esistenza di una programmazione criminosa predeterminata. Lo stato di tossicodipendenza dell'autore può integrare un indice di unitarietà del disegno criminoso, ma solo ove risulti collegato e dipendente dai reati commessi e siano altresì presenti le altre condizioni richieste per la configurabilità della continuazione. Grava sul condannato che invochi l'applicazione della disciplina del reato continuato l'onere di allegare elementi specifici e concreti a sostegno, non essendo sufficiente il mero riferimento alla contiguità cronologica degli addebiti o all'identità o analogia dei titoli di reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 47/2015 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 16/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. SPINACI Sante, che ha chiesto l'annullamento, con rinvio alla Corte di Appello di Venezia, dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza depositata in data 06/08/15, la Corte di appello di Trieste, in funzione di giudice dell'esecuzione, si e' pronunciata…

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