Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5542 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:5542SENT

Massima

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Il giudicato di rigetto di una sentenza amministrativa non genera un obbligo di ottemperanza per l'amministrazione, in quanto non determina alcuna statuizione preordinata ad un accoglimento della domanda. Pertanto, gli atti successivamente adottati dall'amministrazione, anche se relativi al medesimo procedimento, non possono essere considerati in violazione o elusione del giudicato, in quanto l'amministrazione mantiene la facoltà di esercitare autonomi poteri amministrativi. Il rimedio dell'ottemperanza è infatti consentito solo per le sentenze di accoglimento, che impongono all'amministrazione uno specifico obbligo di conformarsi al giudicato. Inoltre, la tardività dell'impugnazione degli atti amministrativi successivi al giudicato di rigetto, nonché la mancanza di un autonomo contenuto provvedimentale degli stessi, impediscono la loro annullabilità in sede di giudizio di ottemperanza. Infine, il rapporto relativo al finanziamento oggetto della controversia, riguardando questioni di debito e credito, appartiene alla giurisdizione ordinaria e non può essere risolto nell'ambito del giudizio di ottemperanza.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/05/2018

N. 05542/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00830/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 830 del 2018, proposto da
L’Immagine società cooperativa a r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Cola di Rienzo n. 111;

contro

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'ottemperanza alla sentenza del Tar Lazio, sezione II Quater, n. 8229/2008 del 10 settembre 2008, passata …

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