Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52910 del 23 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52910PEN

Massima

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La sussistenza della circostanza aggravante della agevolazione mafiosa di cui all'art. 7 della L. 203/1991 richiede la prova del dolo specifico dell'autore del reato di voler favorire l'attività dell'associazione mafiosa, non essendo sufficiente la mera contestualità ambientale o il semplice scopo di favorire un esponente di vertice della cosca, dovendosi accertare la consapevolezza e la volontà dell'agente di arrecare un concreto e specifico vantaggio all'intera organizzazione criminale. Il giudice è pertanto tenuto a motivare in modo rigoroso e analitico l'integrazione di tale elemento soggettivo, non potendo desumerlo in via presuntiva dalla gravità oggettiva del fatto o da elementi indiziari generici, quali la vicinanza dell'agente a soggetti affiliati alla consorteria mafiosa o la macroscopicità della condotta illecita posta in essere. Diversamente, la mera finalità di agevolare il singolo imprenditore, ancorché legato a esponenti della criminalità organizzata, non è sufficiente a integrare la circostanza aggravante, la quale richiede la prova della coscienza e volontà dell'agente di arrecare un concreto e specifico vantaggio all'intera organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/02/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alessandra Bassi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Dall'Olio Marco, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati …

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