Il vincolo indiretto di tutela monumentale, imposto ai sensi dell'art. 21 della legge n. 1089/1939, conferisce all'Autorità preposta ampia discrezionalità nel vietare il collocamento di mezzi pubblicitari che possano danneggiare l'aspetto, il decoro o il pubblico godimento dell'immobile tutelato e del suo contesto ambientale, anche se l'installazione sia stata precedentemente autorizzata dall'amministrazione comunale. Il diniego di proroga dell'autorizzazione comunale per l'esposizione pubblicitaria, motivato dal parere negativo vincolante della Soprintendenza, non viola il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, in quanto l'assenza dell'autorizzazione ambientale esclude l'insorgere di una situazione di legittimo affidamento del privato alla prosecuzione dell'esposizione pubblicitaria. Pertanto, l'amministrazione comunale è tenuta a dare esecuzione al divieto di collocazione pronunciato dall'Autorità preposta alla tutela del vincolo monumentale, senza che ciò integri un vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento, attesa la diversità delle situazioni concrete e la discrezionalità riconosciuta all'amministrazione nell'esercizio dei poteri di tutela.