Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7252 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7252PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni altrui e le minacce rivolte alla persona offesa possono essere accertati sulla base di elementi di prova diversi dalle dichiarazioni rese dalla persona offesa in sede di querela, anche quando queste ultime siano state acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p. in ragione della loro irripetibilità. In tali casi, le dichiarazioni della persona offesa, pur avendo una rilevanza probatoria, non assumono carattere decisivo o preponderante, essendo necessario inquadrarle in un contesto probatorio più ampio che includa altri elementi di prova, come le deposizioni testimoniali, idonei a dimostrare la materialità del fatto. Pertanto, la condanna dell'imputato può essere legittimamente fondata su tali altri elementi di prova, anche in assenza di una specifica motivazione in ordine all'irripetibilità delle dichiarazioni della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovan - Presidente

Dott. IMPERIALI L - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovan - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P. - Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/05/2022 della CORTE APPELLO di CAMPOBASSO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI STEFANO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, avv. ((omissis)), che ha insistito nell'accoglimento del…

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