Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1041 del 2016

ECLI:IT:TARMI:2016:1041SENT

Massima

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Il difetto di interesse sopravvenuto nel corso del giudizio amministrativo determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, qualora la parte ricorrente dichiari di non avere più interesse alla decisione di merito, il tribunale amministrativo regionale è tenuto a dichiarare il ricorso improcedibile, senza entrare nel merito della controversia, e a disporre la compensazione delle spese processuali tra le parti. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile protrazione di un giudizio privo di concreto interesse per il ricorrente. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente nel corso del giudizio amministrativo determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite, in quanto il tribunale non può entrare nel merito di una controversia priva di concreto interesse per il ricorrente, dovendo garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che, qualora la parte ricorrente dichiari di non avere più interesse alla decisione di merito, il tribunale amministrativo regionale è tenuto a dichiarare il ricorso improcedibile, senza procedere all'esame del merito, e a disporre la compensazione delle spese processuali tra le parti, in applicazione degli artt. 35, comma 1, lettera c), e 85, comma 9, del codice del processo amministrativo. Tale principio si fonda sulla necessità di evitare l'inutile protrazione di un giudizio privo di concreto interesse per il ricorrente, garantendo così l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.

Sentenza completa

N. 01828/2015
REG.RIC.

N. 01041/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01828/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Nel giudizio introdotto con il ricorso 1828/2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
S.E.M.P. S.r.l., nonché dal r.t.i. tra S.E.M.P. S.r.l. e La Nuova Spurpoz S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dagli avv. ti De Grandi, Robaldo, Ferraris e Caliandro, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Milano, piazza Eleonora Duse 4;

contro

Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv. ti Greco e Muscardini, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Milano, piazzale Lavater, 5;

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