Il proprietario di un compendio immobiliare a destinazione agricola, sottoposto a vincolo idrogeologico e paesaggistico, che abbia eseguito senza titolo abilitativo interventi di sistemazione fondiaria, escavazione, disgaggio, sbancamento, riempimento, movimentazione di terreno, alterazione dei caratteri geomorfologici del terreno, eliminazione di aree boscate, realizzazione di nuova viabilità interpoderale, ciglioni/terrazzamenti, rete di drenaggio e muro di sostegno, è tenuto a ripristinare lo stato dei luoghi originario entro il termine perentorio assegnato dal Comune. In caso di inottemperanza, il Comune può acquisire gratuitamente al proprio patrimonio le aree interessate dagli abusi, irrogare la sanzione amministrativa pecuniaria e procedere all'esecuzione in danno. Tali provvedimenti, aventi natura ripristinatoria e sanzionatoria, non richiedono la previa contestazione dell'elemento soggettivo, essendo finalizzati a reprimere gli abusi edilizi e a tutelare il territorio, il paesaggio e l'ambiente, in attuazione dei principi di legalità e buon andamento della pubblica amministrazione.