Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito di un procedimento relativo alla proroga di un permesso di costruire per il restauro e la ristrutturazione di un palazzo storico, ha affermato il seguente principio di diritto: La proroga straordinaria di 90 giorni prevista dall'art. 103, comma 2, del D.L. "Cura Italia" n. 18/2020 per i titoli edilizi in scadenza durante lo stato di emergenza COVID-19 si applica automaticamente e cumulativamente rispetto alla proroga triennale di cui all'art. 10, comma 4, del D.L. n. 76/2020, senza che l'Amministrazione possa limitare l'applicazione della prima disposizione. Pertanto, il termine di ultimazione dei lavori deve essere prorogato fino al 31 marzo 2022 (90 giorni dalla cessazione dello stato di emergenza) e successivamente di ulteriori 3 anni, come richiesto dal privato, salvo il caso di contrasto con nuovi strumenti urbanistici adottati e approvati. L'interpretazione restrittiva operata dall'Amministrazione, che ha applicato solo la proroga triennale, risulta illegittima per violazione delle citate disposizioni normative.