Il vincolo di inedificabilità assoluta, che preclude la possibilità di ottenere il condono edilizio, può essere imposto anche successivamente alla realizzazione dell'abuso, purché antecedentemente all'istanza di sanatoria. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente negare il condono edilizio per un immobile abusivo realizzato in un'area sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta, anche se tale vincolo è stato introdotto dopo la costruzione dell'opera, ma prima della presentazione della domanda di sanatoria. Ciò in quanto il condono edilizio non può essere concesso per opere realizzate in violazione di vincoli di inedificabilità assoluta, a prescindere dal momento in cui tali vincoli sono stati imposti. Inoltre, il diniego di condono può essere motivato anche sulla base della non conformità dell'immobile abusivo alle previsioni dello strumento urbanistico vigente, che non consente la realizzazione di nuovi volumi e superfici nell'area in cui è ubicato l'immobile oggetto di sanatoria. Infine, l'intero territorio comunale, se dichiarato di notevole interesse pubblico ai sensi della legge n. 1497/1939, è sottoposto ai vincoli di cui all'art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004, ostativi alla concessione del condono edilizio.