Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29685 del 13 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29685PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pronuncia di una frase contenente una minaccia implicita, ossia la prospettazione di un male ingiusto, seppure indeterminato, a danno della persona offesa, integra il delitto di minaccia, anche in assenza di una specifica indicazione del danno prospettato, purché l'espressione utilizzata sia idonea a suscitare nella vittima un ragionevole timore per la propria incolumità. A tal fine, rileva l'atteggiamento aggressivo tenuto dall'imputato nei confronti della persona offesa, tale da rendere necessario l'intervento di un terzo testimone a sua difesa. La genericità della frase minacciosa e l'assenza di una prova diretta della sua pronuncia non escludono la configurabilità del reato, qualora il complessivo quadro probatorio, costituito dalle dichiarazioni della persona offesa e dei testimoni, consenta di ricostruire in modo logico e coerente la dinamica dei fatti. In tali ipotesi, l'elemento soggettivo del delitto di minaccia è integrato dalla coscienza e volontà dell'agente di pronunciare una frase idonea a suscitare nella vittima un ragionevole timore per la propria incolumità, a prescindere dalla prospettazione di un danno specifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Presidente

Dott. DE GREGORIO Edoardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18 giugno 2014 del TRIBUNALE di TERMINI IMERESE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 2 maggio 2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FILIPPI PAOLA, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con sentenza del 18 giugno 2014 il Tribunale di Termini Imerese confe…

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