Il pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione di una misura cautelare reale non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che ha annullato il provvedimento di sequestro, essendo tale legittimazione riservata al pubblico ministero presso il tribunale che ha emesso il provvedimento impugnato. Tale principio, affermato in modo costante dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, si fonda sulla natura del procedimento di riesame, che costituisce un rimedio giurisdizionale autonomo e distinto rispetto all'originaria richiesta cautelare, con la conseguenza che il pubblico ministero che ha formulato la richiesta di misura cautelare non può impugnare il provvedimento del tribunale del riesame, essendo tale facoltà riservata al pubblico ministero presso il tribunale che ha emesso l'ordinanza oggetto di gravame. Pertanto, il ricorso proposto dal pubblico ministero presso il tribunale che aveva richiesto il sequestro è dichiarato inammissibile, in quanto privo del necessario requisito della legittimazione, in ossequio al principio di tassatività dei mezzi di impugnazione stabilito dall'articolo 591 c.p.p.