Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3126 del 23 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:3126PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che, in concorso con altri, redige attestazioni false in atti pubblici, affermando falsamente che determinati soggetti avevano utilizzato veicoli privati per motivi di servizio in orari e giorni in cui invece non prestavano servizio, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, anche qualora l'omissione di adempimenti burocratici come la redazione di modelli Q possa far apparire plausibile la versione degli imputati. Infatti, l'ambito attestativo di un atto pubblico non è circoscritto alla sua formulazione espressa, ma si estende anche alle attestazioni implicite, tutte le volte in cui una determinata attività del pubblico ufficiale, pur non menzionata esplicitamente nell'atto, costituisca indefettibile presupposto di fatto o condizione normativa dell'attestazione espressa. Pertanto, la totale assenza di riscontri documentali a fronte di giustificazioni astrattamente plausibili dimostra la falsità delle attestazioni, in quanto non si comprende per quale ragione gli agenti avrebbero omesso ogni relazione di servizio in riferimento a quanto verificatosi nelle occasioni in cui, al di fuori dell'orario lavorativo, avevano usato le autovetture private. Ne consegue che, ai fini della configurabilità del reato di falso ideologico in atto pubblico, è irrilevante la mera omissione nell'atto di menzione del compimento, da parte del pubblico ufficiale, di attività di accertamento che costituiscano indefettibile presupposto dell'attestazione, essendo sufficiente la constatazione della radicale falsità del contenuto rappresentativo dell'atto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Genova emessa in data 30/03/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Rossella Catena;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Seccia Domenico, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.<…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.