Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1146 del 10 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:1146PEN

Massima

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Il falso documentale, anche in forma di fotocopia manipolatoria di un atto vero, integra il reato di cui agli artt. 482 e 476 c.p. quando la condotta dell'agente sia idonea e sufficiente a documentare nei confronti dei terzi l'esistenza di un originale conforme, attribuendogli una parvenza di originalità attraverso un'attività di contraffazione che incida materialmente sui tratti caratterizzanti il documento, così da farlo sembrare un provvedimento originale o la copia conforme di un atto esistente. La volontà di sorprendere la fede pubblica si realizza quando il comportamento dell'agente sia ontologicamente inquadrabile nella fattispecie di falso per contraffazione, essendo diretto a creare apparentemente un atto originale in realtà inesistente. Il giudice di merito può legittimamente motivare il diniego delle attenuanti generiche con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, a maggior ragione dopo la riforma dell'art. 62-bis c.p., senza necessità di una puntuale e analitica motivazione. L'inammissibilità del ricorso per cassazione sulla affermazione di responsabilità penale preclude la possibilità di rilevare e dichiarare la prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TRIBUTARIA

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere Rel.

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Sa.Ba. luogo e data di nascita (omissis)
avverso la sentenza del 20/03/2023 della CORTE APPELLO di TORINO ;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere TIZIANO MASINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FRANCESCA CERONI che ha concluso chiedendo
Ritenuto in fatto
Sa.Ba. ha impugnato la sentenza della Corte d'appello di Torino del 20 marzo 2023, che - previa eliminazione della subordinazione della sospensio…

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