Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12544 del 17 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:12544PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un'ordinanza applicativa di misura cautelare personale, è tenuto a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare nel merito la ricostruzione fattuale operata dal giudice di merito. Il vizio di motivazione è rilevabile in sede di legittimità solo se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge o nella manifesta illogicità della motivazione secondo la logica e i principi di diritto, rimanendo "all'interno" del provvedimento impugnato. Il giudice di legittimità non può quindi censurare la valutazione delle circostanze effettuata dal giudice di merito, dovendo accertare unicamente se gli elementi di fatto sono corrispondenti alla previsione della norma incriminatrice. Inoltre, il ricorso per cassazione è inammissibile se denuncia per la prima volta vizi di motivazione inerenti ad argomentazioni presenti nel provvedimento genetico della misura coercitiva che non avevano costituito oggetto di doglianza dinanzi al giudice di merito. Pertanto, il sindacato di legittimità sulla motivazione delle ordinanze applicative di misure cautelari personali è limitato al controllo della congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto, senza poter riesaminare nel merito la ricostruzione fattuale operata dal giudice di merito, né censurare per la prima volta vizi di motivazione non dedotti in sede di riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenico - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. LOMBARDO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5351/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 10/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Napoli - sezione riesame delle misure cautelari personali, con il provvedimento indicato…

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