Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27167 del 20 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27167PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La premeditazione, quale aggravante del reato di tentato omicidio, richiede la sussistenza di due elementi: uno psicologico, consistente nella ferma e irrevocabile risoluzione criminosa dell'agente, e uno cronologico, rappresentato dal trascorrere di un apprezzabile intervallo di tempo tra l'insorgere di tale proposito e la sua attuazione, sufficiente a consentire all'agente di riflettere sulla decisione presa e al prevalere dei motivi inibitori su quelli a delinquere. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale aggravante, deve accertare con puntuale motivazione la ricorrenza di entrambi tali elementi, chiarendo in particolare le ragioni per le quali l'intenzione omicidiaria fosse già connotata dalla volontà di eliminazione della vittima e non invece da quella di appianare, ancorché con la forza, i contrasti insorti, nonché l'incongruenza comportamentale insita nel fatto che solo il secondo episodio violento abbia integrato il reato di tentato omicidio, mentre il primo contatto con la vittima sia stato caratterizzato dalla mera violenza fisica e dalla minaccia di morte, senza l'uso dell'arma da fuoco. In mancanza di una puntuale motivazione su tali profili, la sentenza di condanna deve essere annullata limitatamente alla ritenuta premeditazione, con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello per il nuovo giudizio sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

2) (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

3) (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la sentenza 27 aprile 2012 - Corte di Appello di Lecce;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del rappresentante del Pubblico Ministero, in persona del Dott. MURA Antonio, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi con condanna dei ricorrenti al pagamento d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.