Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29926 del 8 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:29926PEN

Massima

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La remissione della querela da parte della persona offesa determina l'estinzione dei reati di ingiuria e minacce, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e la condanna del querelato al pagamento delle spese processuali, in assenza di diversi accordi tra le parti. Tale principio trova applicazione nei casi in cui, nonostante la condanna nei gradi di merito, intervenga successivamente la remissione della querela da parte della persona offesa, la quale costituisce causa di estinzione del reato ai sensi dell'art. 152 c.p. Ciò in quanto la remissione della querela, quale manifestazione di volontà della persona offesa di rinunciare all'azione penale, fa venir meno l'interesse pubblico alla punizione del fatto, determinando l'estinzione del reato e l'annullamento della sentenza di condanna, con conseguente addebito delle spese processuali al querelato in assenza di diversi accordi tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PISTORELLI Lu - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriel - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 9/10/2012 del Tribunale di Vallo della Lucania;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza.

RITENUTO IN FAT…

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