Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18013 del 7 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:18013PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve fondarsi su dati concreti ed oggettivi che rendano tale esigenza reale ed attuale al momento della decisione, imponendo al giudice un rigoroso obbligo di motivazione in ordine all'attualità del pericolo, anche in presenza di reati di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. La distanza temporale tra i fatti contestati e il momento della decisione cautelare, tendenzialmente dissonante con l'attualità e l'intensità dell'esigenza cautelare, comporta un particolare onere motivazionale in capo al giudice, il quale deve valutare l'incidenza del lungo tempo silente intercorso sulla permanenza degli elementi posti a fondamento del pericolo di reiterazione, senza potersi limitare a richiamare in astratto la professionalità e la pericolosità dell'indagato. Ciò in quanto il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, introdotto nell'art. 274, lett. c), cod. proc. pen. dalla legge n. 47 del 2015, richiede una prognosi fondata su dati concreti ed oggettivi, che rendano tale esigenza effettiva e non meramente ipotetica al momento della decisione cautelare. Pertanto, il giudice è tenuto a motivare in modo approfondito sulla sussistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati della stessa specie di quello per il quale si procede, senza potersi limitare a considerazioni di carattere generale sulla personalità dell'indagato e sulla gravità astratta del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Relatore

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Mi.Ro. nato a C il (Omissis);
avverso l'ordinanza del 18 luglio 2023 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste avanzate dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento dell'ordinanza impugnata limitatamente alla valutazione di attualità delle esigenze cautelari, rigettando nel resto il ricorso;
letta la memoria depositata il 10 marzo 2024 dall'avv. Lu.Ma., nell&#…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.