Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40043 del 26 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40043PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza del reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e reati connessi può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali: l'esistenza di una struttura organizzativa adeguata alla realizzazione degli obiettivi criminosi, costituita da più persone con ruoli sostanzialmente paritari; la disponibilità di mezzi idonei allo scasso e all'occultamento dell'identità degli associati; la solidarietà economica tra i partecipanti per la divisione dei proventi illeciti e la difesa tecnica in giudizio; l'omogeneità e la sistematicità delle condotte delittuose, realizzate in diverse località e con le medesime modalità operative; il concreto rischio di reiterazione di comportamenti delittuosi specifici, desumibile anche dai precedenti penali degli indagati per reati contro il patrimonio. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono fondare il fumus del reato associativo, anche in assenza di una chiara individuazione di un capo-promotore o di riunioni formali tra gli organizzatori e i partecipanti, laddove emerga un vincolo di solidarietà e di collaborazione tra gli associati finalizzato alla realizzazione di un programma criminoso unitario. In tali casi, la custodia cautelare in carcere può ritenersi proporzionata e adeguata, in ragione dell'elevato pericolo di recidiva specifica, desumibile dalle modalità di commissione dei reati e dalla pericolosità sociale degli indagati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 755/2013 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 18/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. POSITANO GABRIELE;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. SALZANO Francesco ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Per il ricorrente e' presente l'Avvocato (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), il quale chiede l'accoglimento del ricorso.

RITE…

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