La notifica del ricorso amministrativo all'amministrazione intimata deve essere effettuata, a pena di inammissibilità, nel rispetto delle norme di cui agli artt. 106 e 107 del D.P.R. n. 1229/1959, applicabili al giudizio amministrativo in virtù del rinvio esterno contenuto nell'art. 39, comma 2, del codice del processo amministrativo. Pertanto, la notifica a mezzo posta effettuata dall'ufficiale giudiziario il cui ufficio non si trovi nella stessa città del T.A.R. adito è nulla e determina l'inammissibilità del ricorso, non potendosi ravvisare, nel caso di specie, l'errore scusabile con conseguente rinnovazione della notificazione ai sensi dell'art. 44, comma 4, del codice del processo amministrativo, in quanto la nullità della notificazione non dipende da causa non imputabile al notificante. Il giudice, in tali casi, non può disporre la rinnovazione della notificazione, dovendo dichiarare l'inammissibilità del ricorso. Le spese del giudizio, stante la natura della controversia, possono essere compensate tra le parti private, mentre nulla è da statuirsi per le spese nei confronti dell'amministrazione non costituita in giudizio.