Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44430 del 16 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44430PEN

Massima

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Il falso in denuncia, pur essendo un reato di natura dolosa, può essere estinto per prescrizione qualora il termine massimo di sette anni e sei mesi, aumentato dei periodi di sospensione del processo, sia decorso senza che sia stata pronunciata una sentenza definitiva di condanna. In tali casi, la Corte di Cassazione è tenuta a pronunciare il proscioglimento dell'imputato per estinzione del reato, non emergendo dalla sentenza impugnata alcuna delle cause di assoluzione previste dall'articolo 129 comma 2 c.p.p. Il principio di diritto è che il decorso del termine di prescrizione, anche in presenza di una condanna in primo e secondo grado, impone il proscioglimento dell'imputato, in assenza di cause di sospensione o interruzione della prescrizione stessa, in ossequio al favor rei e al principio di legalità che informa il sistema penale. La sentenza di condanna, pertanto, non può essere confermata quando il reato risulta estinto per prescrizione, indipendentemente dalla valutazione nel merito della responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AL. Mi. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza n. 517 emessa il 22 febbraio 2010 dalla Corte d'appello di Genova;

Udita la relazione svolta dal Cons. Dr. Tito Garribba;

Udito il P.M., in persona del Sost.Procuratore Generale Dott. Febbraro Giuseppe, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il reato e' prescritto;

Udito il difensore avv. Rattazzi Ferruccio, che ha concluso per l'accoglimento …

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