Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione competente oltre il termine previsto dalla legge per il rilascio dell'autorizzazione unica alla costruzione e gestione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorrente a chiedere l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere espressamente sull'istanza presentata. In tali casi, il giudice amministrativo, accertata la sussistenza dei presupposti di ammissibilità del rito speciale di cui all'art. 31 c.p.a., è tenuto ad ordinare all'amministrazione di pronunciarsi entro un congruo termine, fissato nella sentenza, sulla domanda del privato, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost. La mancata adozione del provvedimento espresso entro il termine assegnato dal giudice integra un'ulteriore violazione degli obblighi procedimentali, che legittima il ricorrente a chiedere l'esecuzione della sentenza ai sensi dell'art. 114 c.p.a. Le spese di giudizio sono poste a carico dell'amministrazione soccombente, in applicazione del principio della soccombenza, al fine di scoraggiare comportamenti dilatori e omissivi della pubblica amministrazione e di incentivare l'adozione di provvedimenti espressi nei termini di legge.