Cassazione penale Sez. V sentenza n. 798 del 8 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:798PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere richiede la predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza, da parte dei singoli associati, di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare per l'attuazione del programma criminoso comune. Il dolo del delitto di associazione a delinquere è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo stabile e permanente, desumibile anche dalla realizzazione in modo conforme al piano associativo. La giurisprudenza ammette che la partecipazione a un singolo episodio dell'attività delittuosa programmata possa costituire elemento indiziante dell'appartenenza all'associazione, così come indizi della partecipazione all'associazione possano desumersi da elementi di prova relativi ai reati fine anche quando essi siano stati ritenuti insufficienti allo stesso esercizio dell'azione penale per tali reati. Le esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p. non devono necessariamente concorrere, essendo sufficiente l'esistenza di una sola di esse per fondare la misura cautelare, purché essa sia concretamente e specificamente motivata dal giudice sulla base di elementi oggettivi, non meramente congetturali, idonei a far ritenere probabile la commissione di ulteriori delitti della stessa specie da parte dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1572/2011 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 22/12/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

sentite le conclusioni del PG Dott. Salzano Francesco che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Bari, con ordinanza del 22 dicembre 2011, ha rigettato la richiesta di riesame proposta nell'interesse di…

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