Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29495 del 22 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29495PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. è un reato permanente che si protrae fino alla cessazione della condotta criminosa, anche oltre il termine di efficacia di un beneficio come l'indulto. Pertanto, il giudice dell'esecuzione non può applicare l'indulto a una pena inflitta per tale reato, qualora la condotta associativa si sia protratta oltre il periodo di efficacia del beneficio, in quanto il reato non può considerarsi estinto. In tali casi, il giudice deve rigettare la richiesta di applicazione dell'indulto, in quanto il reato permanente non può essere considerato cessato ai fini dell'applicazione del beneficio, essendo la condotta criminosa ancora in atto al momento della decisione. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della risposta sanzionatoria dello Stato di fronte a reati di particolare gravità e pericolosità sociale, quali quelli associativi, evitando che benefici come l'indulto possano essere applicati a condotte criminose ancora in corso. Tale interpretazione, fondata sulla natura permanente del reato di associazione per delinquere, tutela l'interesse pubblico alla repressione di fenomeni delinquenziali organizzati e duraturi nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. FA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 22091/2009 GIP TRIBUNALE di NAPOLI, del 19/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA CRISTINA SIOTTO;

lette le conclusioni del PG Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.

OSSERVA

Con ordinanza del 19/11/2010 il GIP del Tribunale di Napoli, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.