Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25813 del 4 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25813PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione contro ordinanze emesse in materia di sequestro preventivo o probatorio è ammesso solo per violazione di legge, comprendendo sia gli "errores in iudicando" o "in procedendo", sia quei vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza, tali da renderla inidonea a rendere comprensibile l'itinerario logico seguito dal giudice. La nullità derivante dalla notifica irregolare dell'avviso di fissazione dell'udienza camerale, che non tiene conto del domicilio dichiarato ai sensi dell'art. 324 c.p.p., comma 2, è di ordine generale a regime intermedio e deve ritenersi sanata quando risulti provato che non ha impedito alla parte di conoscere l'esistenza dell'atto e di esercitare il diritto di difesa, essendo comunque priva di effetti se non dedotta tempestivamente, in applicazione delle regole di deducibilità e rilevabilità previste dal titolo settimo del libro secondo del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 95/2011 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 10/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA TADDEI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. BAGLIONE Tindari che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Il 10.10.2011 il Tribunale del riesame di Bari rigettava l'appello proposto dalla difesa di (OMISSIS) avvers…

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