Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8613 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:8613SENT

Massima

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Il diritto alla retrocessione di beni espropriati per pubblica utilità, ma non utilizzati per la realizzazione dell'opera prevista, sorge solo quando l'amministrazione abbia formalmente dichiarato l'inservibilità di tali beni o comunque manifestato in modo inequivoco la volontà di non utilizzarli per gli scopi cui l'espropriazione era finalizzata. In assenza di tale dichiarazione o manifestazione di volontà, il giudice non può sostituirsi all'amministrazione nel valutare la ricorrenza dei presupposti per la retrocessione, attesa la natura discrezionale di tale valutazione. Pertanto, il diniego di retrocessione è legittimo qualora l'amministrazione abbia espresso l'intenzione di utilizzare i beni espropriati per la realizzazione di una diversa opera pubblica, senza che sia necessario avviare un nuovo procedimento espropriativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/07/2020

N. 08613/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00056/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 56 del 2008, proposto da ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, viale dell'((omissis)), 37/H;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso l’Avvocatura civica in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento…

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