Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19546 del 12 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19546PEN

Massima

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Il reato di rissa, di cui all'art. 588 c.p., si configura quando più persone si affrontano con violenza reciproca, indipendentemente dal fatto che abbiano subito o meno lesioni, essendo sufficiente l'accertamento di una condotta attiva e partecipativa alla colluttazione, anche se non si è in grado di individuare con precisione il ruolo svolto da ciascuno dei concorrenti. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato, può disattendere la tesi difensiva che lo qualifica come mera vittima di un'aggressione, ove la ricostruzione dei fatti emergente dalle prove, incluse le dichiarazioni testimoniali, dimostri la sua partecipazione attiva alla rissa. L'aumento di pena per il reato continuato, ai sensi dell'art. 81 c.p., comma 2, non richiede una specifica motivazione ulteriore rispetto a quella posta a base della determinazione della pena-base, essendo sufficiente il richiamo alle ragioni che hanno condotto a tale quantificazione. Analogamente, il giudice di merito non incorre in vizio di motivazione nel formulare il giudizio di comparazione tra circostanze eterogenee, ai sensi dell'art. 69 c.p., ove dimostri di aver considerato e sottoposto a disamina gli elementi enunciati nell'art. 133 c.p. e gli altri dati significativi, apprezzati come assorbenti o prevalenti su quelli di segno opposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazi - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 894/2010 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 10/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCOLI GRAZIA;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. DELEHAYE Enrico, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Bologna in data 10 ma…

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