Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27610 del 5 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27610PEN

Massima

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Il riconoscimento di una sentenza penale straniera, pronunciata a seguito di regolare processo e conforme ai principi fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano, non può essere escluso per il solo fatto che nel sistema processuale dello Stato estero non siano previsti istituti come il rito abbreviato o l'applicazione della pena su richiesta, atteso che tali differenze non integrano di per sé una violazione dei principi del giusto processo, purché il trattamento sanzionatorio applicato risulti comunque proporzionato e congruo rispetto ai fatti accertati. Il riconoscimento della sentenza straniera, pertanto, non può essere negato sulla base di meri profili di diversità procedurale, dovendosi invece verificare la complessiva compatibilità della pronuncia con i principi fondamentali dell'ordinamento italiano, in particolare in relazione al rispetto delle garanzie difensive e alla proporzionalità della pena irrogata. Il giudice italiano, nel procedere al riconoscimento, è tenuto a effettuare un attento scrutinio della sentenza estera al fine di accertarne la piena conformità ai principi del giusto processo e della ragionevolezza della sanzione, senza poter sindacare le scelte legislative dello Stato estero in ordine alla disciplina del proprio sistema penale e processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 11/2015 pronunciata dalla Corte di appello di Catania il 25/2/2015;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MOGINI Stefano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per mezzo del proprio difensore di …

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