Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36160 del 26 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36160PEN

Massima

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Il reato di ricettazione si configura anche in assenza di una prova diretta dell'elemento soggettivo del dolo, essendo sufficiente l'omessa o non attendibile indicazione da parte dell'imputato della provenienza della cosa ricevuta, la quale è rivelatrice della volontà di occultamento e logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Ai fini della determinazione della pena e del diniego delle attenuanti generiche, il giudice può limitarsi a prendere in esame, tra gli elementi indicati dall'articolo 133 c.p., quello che ritiene prevalente ed atto a determinare o meno il riconoscimento del beneficio, senza necessità di una specifica e dettagliata motivazione in ordine alla quantità di pena irrogata, salvo il caso in cui questa sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO A. - Consigliere

Dott. BELTRANI S. - rel. Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4313/2010 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 07/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per il rigetto del ricorso;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza indicata in epigrafe,…

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