Consiglio di Stato sentenza n. 4020 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:4020SENT

Massima

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Il decorso del termine triennale per l'ultimazione dei lavori oggetto di una concessione edilizia può essere interrotto o sospeso in presenza di un fatto esterno ed impeditivo, come l'ordine di sospensione dei lavori emesso dall'autorità giudiziaria, senza che ciò comporti la decadenza della concessione stessa. In tali casi, il provvedimento comunale che riconosce il protrarsi della validità della concessione non costituisce una "proroga" in senso proprio, ma un mero atto ricognitivo della sospensione del termine, che non richiede una specifica motivazione. Infatti, l'obbligo di motivazione sussiste solo quando l'amministrazione esercita una facoltà discrezionale, mentre nel caso di specie il provvedimento comunale è doveroso e conseguente al venir meno del fatto interruttivo del decorso del termine originario. Pertanto, la concessione edilizia non decade per mancata realizzazione delle opere nel termine triennale, qualora l'esecuzione dei lavori sia stata impedita da un fatto estraneo alla volontà del titolare della concessione, come l'ordine di sospensione emesso dall'autorità giudiziaria. In tali ipotesi, il Comune è tenuto a riconoscere la protrazione della validità della concessione, senza che ciò richieda una specifica motivazione, in quanto atto dovuto e non frutto di una valutazione discrezionale.

Sentenza completa

N. 03845/2003
REG.RIC.

N. 04020/2014REG.PROV.COLL.

N. 03845/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3845 del 2003, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 4;

contro

Società Sacramora S.p.A., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Dardanelli, n. 46;
Comune di Rimini;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per l’((omissis)), Bologna, sezione I n. 1957/2002, resa tra le parti, concernente …

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