Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23653 del 5 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23653PEN

Massima

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La coltivazione di piante dalle quali è estraibile sostanza stupefacente costituisce reato di pericolo, per il quale è irrilevante la concreta offensività delle piante stesse. L'effetto drogante della sostanza stupefacente non rileva ai fini dell'offensività della condotta, essendo sufficiente l'astratta idoneità della condotta a ledere o porre in pericolo l'interesse tutelato dalla norma penale. Pertanto, l'interpretazione estensiva della causa di non punibilità prevista per la detenzione di stupefacenti per uso personale non può essere estesa analogicamente alla coltivazione di piante da cui è possibile estrarre sostanza stupefacente, in quanto ciò comporterebbe un'incostituzionale disparità di trattamento. La coltivazione di piante da cui è possibile estrarre sostanza stupefacente integra dunque un reato di pericolo, a prescindere dalla concreta offensività delle piante stesse e dall'effettivo utilizzo della sostanza stupefacente estratta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CALTANISSETTA;

nei confronti di:

1) HA. KH. , N. IL (OMESSO);

2) BE. DR. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/09/2006 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. MAISANO GIULIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((om…

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