Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45645 del 29 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45645PEN

Massima

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Il diritto di critica politico-amministrativa, anche se espresso con espressioni lesive della reputazione altrui, è legittimo quando le stesse siano strumentalmente collegate alla manifestazione di un dissenso ragionato verso l'opinione o il comportamento preso di mira, senza che il giudice possa limitarsi ad affermare in modo apodittico che le circostanze esposte non esulino dai limiti di una pacata e serena critica politica, senza adeguata motivazione. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare se le espressioni utilizzate, pur potenzialmente lesive della reputazione, siano state impiegate in termini di puro paradosso, metafora o ironia, nell'ambito di una critica politico-amministrativa ragionata, senza incorrere in una ingiustificata aggressione alla sfera morale e alla reputazione delle persone offese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato L. - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacom - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 116/2008 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 06/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione;

udito, per la parte civile, l'avv. P…

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