Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52959 del 19 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52959PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'onore, il decoro e la dignità della persona, tutelati dall'ordinamento penale, non si identificano con il mero sentimento soggettivo di essere stati offesi, ma richiedono l'accertamento di un'offesa obiettivamente e socialmente apprezzabile, che trasmodi in denigrazione, derisione o gratuita contumelia, e non si risolva nell'esercizio di una legittima facoltà di critica o censura. Pertanto, la mera lamentela di essere stati "offesi" o "presi a male parole", in assenza di espressioni obiettivamente ingiuriose, non è sufficiente a integrare la fattispecie penale, dovendosi valutare l'offesa secondo "valutazioni sociali medie" che trovano il loro fondamento nella dignità della persona umana riconosciuta dalla Costituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa in data 15/4/2014 dalla Corte militare di appello;

nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

Visti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DI TOMASSI Mariastefania;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Procuratore Generale Militare Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita…

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