Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4154 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:4154SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale costituisce atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, non richiedendo una specifica valutazione dell'interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'ordine di demolizione trova il suo fondamento nell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, che sanziona con la demolizione la realizzazione senza titolo di opere in zone vincolate, applicandosi sia in caso di accertamento dell'inizio che dell'avvenuta esecuzione di interventi abusivi, senza limitazioni alle sole zone di inedificabilità assoluta. L'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi è in re ipsa per la straordinaria importanza della tutela reale dei beni paesaggistici ed ambientali, che elide qualsivoglia doglianza circa la pretesa non proporzionalità della sanzione ablativa. La possibilità di non procedere alla rimozione delle parti abusive quando ciò sia di pregiudizio alle parti legittime costituisce solo un'eventualità della fase esecutiva, subordinata alla circostanza dell'impossibilità del ripristino dello stato dei luoghi. La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 in tempo successivo all'emissione dell'ordinanza di demolizione incide unicamente sulla possibilità dell'Amministrazione di portare ad esecuzione la sanzione, ma non sulla legittimità del precedente provvedimento di demolizione, essendo il silenzio dell'Amministrazione sulla richiesta di concessione in sanatoria equiparato a un provvedimento esplicito di diniego. Infine, la competenza all'adozione del provvedimento sanzionatorio spetta al dirigente o al responsabile del competente ufficio comunale, in applicazione della normativa vigente che ha attribuito tale potere alla dirigenza, superando la precedente competenza sindacale.

Sentenza completa

N. 02764/2010
REG.RIC.

N. 04154/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02764/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2764 del 2010, proposto da:
Bartolomeo Regine, Lucia Regine, Loreta Regine, Vincenza Regine, rappresentati e difesi dall'avv. Francesco Cellammare, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo T.A.R. Campania essendo mancata l’elezione di domicilio nel Comune in cui ha sede questo Tribunale Amministrativo (art. 25 c.p.a.);

contro

Comune di Lacco Ameno, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Salvatore Conte, presso la Segreteria di questo T.A.R. Campania essendo mancata l’elezione di domicilio nel Comune in cui ha sede questo Tribunale Amministrativo (art. 25 c.p.a.);

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