L'amministrazione comunale può legittimamente revocare l'autorizzazione per un passo carrabile qualora accerti che l'attività svolta nel relativo immobile non rientri tra quelle per le quali è previsto l'accesso carrabile ai sensi della normativa vigente, in particolare dell'art. 46, comma 2, lett. b), del d.P.R. n. 495/1992, che richiede che il passo carrabile consenta l'accesso ad un'area laterale idonea allo stazionamento o alla circolazione dei veicoli. In tal caso, la revoca non costituisce una decadenza della concessione, ma un annullamento d'ufficio dell'autorizzazione originariamente rilasciata in assenza dei presupposti di legge, senza che sia necessario seguire il procedimento previsto per la decadenza dalla concessione. La mancata indicazione nell'atto del termine e dell'autorità per l'impugnazione costituisce una mera irregolarità non invalidante, che può eventualmente giustificare la rimessione in termini ai fini dell'impugnazione. Il provvedimento di revoca, adeguatamente motivato in relazione alla carenza dei requisiti normativi per il rilascio del passo carrabile, è pertanto legittimo e non può essere annullato per vizi di eccesso di potere o violazione di legge.