Il concorso morale nel reato di omicidio pluriaggravato si configura anche in assenza di un contributo materiale diretto all'esecuzione del fatto, qualora il concorrente abbia consapevolmente e volontariamente aderito al proposito criminoso, condividendone il movente e le modalità esecutive, pur senza partecipare attivamente all'azione delittuosa. La mera presenza sul luogo del delitto, se accompagnata dalla coscienza e volontà dell'evento cagionato dai correi, può integrare il concorso nel reato, anche in assenza di un contributo causale diretto, purché il concorrente abbia in qualche modo agevolato consapevolmente l'esecuzione del fatto. Tuttavia, la sola presenza sul luogo del delitto, senza alcuna partecipazione all'azione criminosa, non è sufficiente a configurare il concorso morale, dovendosi accertare in concreto la rappresentazione e l'accettazione dell'evento da parte del concorrente. Ove il contributo del concorrente sia ritenuto di minima rilevanza, tale da incidere in maniera marginale sulla realizzazione del reato, il giudice può applicare la diminuente di cui all'art. 114 c.p.