Il Comune non può negare l'autorizzazione all'installazione di un impianto pubblicitario bifacciale luminoso sulla base del solo divieto di cui all'art. 23, comma 7, del Codice della Strada, relativo alle strade extraurbane principali, quando l'ente proprietario della strada provinciale interessata (la Provincia di Bergamo) abbia già rilasciato il nulla osta, prescrivendo il rispetto di una distanza minima dalla carreggiata. Il Comune, per negare l'autorizzazione, deve motivare il provvedimento con riferimento a ragioni attinenti alla sicurezza della circolazione sulla strada comunale interessata o ad altre specifiche esigenze di tutela del territorio comunale, senza poter invocare unicamente il divieto previsto per le strade extraurbane principali, la cui tutela compete all'ente proprietario della strada. Il provvedimento comunale di diniego che si limiti a richiamare il divieto di cui all'art. 23, comma 7, del Codice della Strada, senza adeguata motivazione in relazione alla strada comunale interessata, è pertanto illegittimo per difetto di motivazione e per erroneità della sua unica motivazione.