Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16202 del 27 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:16202PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando l'agente pone in essere una serie di condotte reiterate, anche se di per sé non gravi, che nel loro complesso determinano nella vittima un progressivo accumulo di disagio, sfociante in uno stato di prostrazione psicologica, tale da alterare le sue abitudini di vita, provocare in lei un perdurante stato di ansia o di paura, ovvero un fondato timore per la propria incolumità o per quella di un prossimo congiunto. Tali condotte, che possono consistere anche solo in un numero minimo di due atti, devono essere valutate nella loro unitarietà, in quanto la ratio dell'antigiuridicità penale risiede nella reiterazione richiesta dalla norma incriminatrice, a prescindere dalla gravità di ciascuna singola condotta. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, deve dare conto in modo adeguato dei comportamenti posti in essere dall'imputato, senza che sia necessario che si verifichino tutti gli eventi alternativamente previsti dalla fattispecie, essendo sufficiente il verificarsi anche di uno solo di essi. Quanto alla determinazione della pena, il giudice di merito è tenuto a motivare in modo più stringente solo quando si discosti in modo apprezzabile dal minimo edittale, mentre è sufficiente un riferimento implicito ai criteri di cui all'art. 133 c.p. quando la pena irrogata sia prossima al minimo. Analogamente, per il diniego delle circostanze attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 8/01/2021 della Corte d'appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
lette le richieste del difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.…

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